Melamina – Il parere dell’EFSA
- 10 Ottobre 2008
- Posted by: aurelio.trevisi
- Categoria: Approfondimenti
A seguito della grave crisi da contaminazione di melamina del latte cinese la Commissione europea ha chiesto (il 19 settembre 2008) all’Efsa di valutare in modo rapido i possibili rischi per i consumatori europei.
Sebbene l’importazione del latte proveniente dalla Cina è vietata in Comunità Europea, potrebbero in ogni caso essere introdotti ed utilizzati ingredienti fabbricati o comunque contaminati con latte in polvere di provenienza cinese o addirittura prodotti di origine cinese pronti al consumo trai cui ingredienti potrebbero esserci prodotti contaminati con melamina. Esempi possono essere Biscotti e cioccolato.
Il 24 settembre, l’Efsa ha rilasciato una dichiarazione sui rischi di salute pubblica legati alla presenza di melamina nel latte e in altri alimenti che lo contengano provenienti dalla Cina.
Nel comunicato EFSA si riporta che seppur non vi sia alcuna prova che i prodotti alimentari contenenti melamina siano stati importati nella UE, è opportuno valutare, sulla base delle informazioni in possesso la possibile esposizione dei consumatori europei al consumo di alimenti come biscotti e dolci (e in particolare con cioccolato) che contengono o sono a base di latte e prodotti lattiero-caseari contenenti melamina
Con i dati a disposizione l’EFSA , nel considerare possibili effetti sulla salute da consumo ripetuto di prodotti contaminati con melamina, ha applicato una Dose Giornaliera Tollerabile (TDI – tolerable daily intake) di 0,5 mg / kg di peso corporeo. Considerando comunque un periodo relativamente breve.
In altre parole, secondo gli esperti Efsa, la dose massima di melamina tollerabile da una persona corrisponderebbe a 0,5 mg per ogni kg di peso. Ad esempio un uomo di 80kg di peso corporeo potrebbe tollerare fino a 40 mg di melamina al giorno. Questo comunque per periodi brevi.
Sulla base di questo limite di sicurezza l’Efsa ha poi preso in considerazione l’ipotetica assimilazione di melamina tramite prodotti derivati da latte in polvere contaminato presenti in prodotti di pasticceria o biscotti o cioccolato o simili.
Ipotizzando anche il peggiore dei casi di contaminazione, quindi con un latte di partenza con 2500 mg/kg di melamina, l’Efsa ha dichiarato che la possibile esposizione resta comunque al di sotto della TDI. Attenzione però perché per le categorie con un più alto consumo di prodotti al latte o derivati sono i bambini che hanno anche ridotto peso corporeo e diventano quindi a rischio essendo per loro la TDI molto più bassa rispetto ad un adulto. Soprattutto per bambini che dovessero consumare contemporaneamente più di un prodotto contaminato, la probabilità di supermanto della soglia di TDI aumenta. Lo scenario peggiore (con consumo di molteplici prodotti tutti derivati dal latte maggiormente contaminato) prevede il potenziale superamento fino a tre volte della dose giornaliera tollerabile.
CONCLUSIONI
Sulla base di questi scenari ipotetici di esposizione stimata, anche in caso di consumo simultaneo di cioccolatini e biscotti contenenti latte in polvere contaminato, l’attuale situazione europea non solleva preoccupazioni per la salute degli adulti.
Tuttavia, nel peggiore dei possibili casi simulati, quello cioè con il più alto livello di contaminazione, i bambini con un elevato consumo quotidiano di latte, di caramella mou, di cioccolato, di biscotti o comunque di prodotti contenenti alti livelli di latte in polvere superebbero la dose di tolleranza giornaliera (TDI). I bambini che consumano contemporaneamente biscotti, cioccolato e/o prodotti simili contaminati potrebbe superare il TDI fino a più di tre volte.
Tuttavia, l’EFSA sulle ultime righe di comunicato ha osservato che è attualmente non è noto se tale elevato livello di esposizione possa verificarsi in Europa.
Tutto ciò non è completamente rassicurante. La situazione creatasi evidenzia la necessità di introdurre l’obbligo per i produttori e gli importatori di commercializzare in ambito UE prodotti destinati al consumo con etichette riportanti l’origine geografica della provenienza almeno dei principali ingredienti e sottoingredienti. Ritorneremo presto su questo argomento riguardante l’etichettatura.
Scarica il documento con la dichiarazione ufficiale dell’EFSA sulla melamina del 24 settembre 2008